Tutti gli articoli del Magazine Lavoro In Sicurezza
Lavoratore muore cadendo in mare nel porto di La Spezia: Rete Iside appoggia lo sciopero dei portuali USB
Giovedì 15 dicembre è verificato l’ennesimo omicidio sul lavoro in uno scalo portuale italiano: quello di La Spezia. L’auto in cui si trovava l’uomo, Alessandro Bassi di sessanta anni, è precipitata in mare mentre si stava sposando all’interno dell’area del porto, uccidendolo. Insieme a lui si trovava un altro lavoratore, riuscito a mettersi in salvo a nuoto.
Rete Iside Onlus aderisce all’appello della Rete 6 Dicembre: fermiamo la strage di chi lavora
Rete Iside Onlus aderisce con convinzione all’appello lanciato dalla Rete 6 dicembre, che chiama all’azione per una giornata di iniziative contro i morti sul lavoro per il prossimo 6 dicembre 2022, giorno del quindicesimo anniversario dell’omicidio di sette operai nello stabilimento torinese della Thyssenkrupp.
Morti di lavoro, superate le mille vittime nel 2022. USB e Rete Iside: introdurre il reato di omicidio sul lavoro
Dopo undici mesi i morti di lavoro in Italia hanno superato quota mille: al 30 novembre 2022 sono 1003, di cui 709 sul luogo di lavoro, 289 in itinere e 5 per Covid. La strage di lavoratrici e lavoratori va avanti così nel silenzio, rotto da qualche sussulto retorico della politica e del sindacalismo di maniera in occasione dei fatti più clamorosi.
Luana D'Orazio uccisa di nuovo, Rete Iside e USB: ora i partiti si facciano carico della nostra proposta di legge per introdurre il reato di omicidio sul lavoro
Con una sentenza frutto di patteggiamento, la giudice dell'udienza preliminare Francesca Scarlatti ha comminato pene irrisorie, 2 anni e 1 anno e sei mesi, rispettivamente a Luana Cuppini, titolare dell'azienda tessile di Montemurlo dove lavorava Luana D’Orazio, e al marito Daniele Faggi, sulla base dell'applicazione del reato di omicidio colposo e rimozione colposa di cautele antinfortunistiche. Ai due è stata anche accordata la sospensione condizionale della pena.
Aggressioni ai lavoratori sui treni: non bastano misure che danno tutele solo a fatti avvenuti
Il fenomeno delle aggressioni, anche verbali, è un fenomeno che i lavoratori del trasporto ferroviario conoscono decisamente troppo bene. Oggi sono state prese misure in tal senso, ma ancora non basta per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, in particolare quelli a continuo contatto con l’utenza.
Radio Tam Tam contro il caro bollette
Radio Tam Tam, il segnale dei diritti, vuole ridare una voce ai senza voce: le migliaia di lavoratori migranti che vivono e lavorano in Italia, spaccandosi la schiena soprattutto nei campi, senza che vengano loro riconosciuti diritti fondamentali. Radio Tam Tam è un progetto di Rete Iside Onlus e USB Braccianti.