Glossario sicurezza sul lavoro

glossario sicurezza sul lavoro

In questa sezione del sito, dopo una prima parte sui concetti fondamentali, analizziamo sinteticamente le differenti tipologie di rischi per la salute e la sicurezza del lavoro. L'analisi di ogni tipologia di rischio (rumore, chimico ecc) viene suddivisa in 4 punti:

  • Le caratteristiche del rischio sul lavoro
  • La valutazione del rischio
  • Le misure di prevenzione
  • La verifica della correttezza del DVR (documento di valutazione dei rischi) aziendale.

Questa suddivisione si propone di fornire agli utenti del sito gli elementi di conoscenza di base sui seguenti aspetti:

  • Le caratteristiche del rischio e le sue possibili conseguenze per i lavoratori
  • Gli obblighi di legge del datore di lavoro sia a livello di valutazione dei rischi che sulle misure che deve attuare per prevenirli
  • Gli obblighi di legge del datore di lavoro sia a livello di valutazione dei rischi che sulle misure che deve attuare per prevenirli
  • Se vuoi avere delle informazioni specifiche sui rischi presenti nella tua attività di lavoro e su cosa puoi fare per risolvere i problemi: scrivici nell'area "sportello"; cercheremo di darti una risposta adeguata in tempi rapidi.

I concetti fondamentali per la salute e la sicurezza del lavoro

Pensiamo possa essere utile, prima di passare all'analisi delle differenti tipologie di rischi, ripercorrere brevemente i concetti fondamentali della salute e la sicurezza del lavoro:

  • "pericolo" e "rischio"
  • "salute" e "sicurezza"
  • misure di prevenzione - protezione

A - I concetti di "pericolo" e "rischio" sul lavoro

- Per pericolo nella sicurezza sul lavoro s'intende la proprietà (o qualità intrinseca) di un determinato fattore (ad es. materiali o attrezzature di lavoro) di provocare danni alle persone e alle cose. Le macchine utensili utilizzate nelle aziende, ad esempio, sono state progettate con una forza motrice e degli "organi di lavoro" (le punte, i mandrini ecc.) per modificare del materiale resistente (metallo, legno ecc); è evidente, quindi, che hanno una struttura intrinseca per "modificare" anche le parti del corpo umano! Le macchine utensili, allora, hanno in sé la proprietà di provocare degli infortuni; sono, cioè, una potenziale fonte di danno per i lavoratori.

- Per rischio nella sicurezza sul lavoro, invece, si intende la probabilità che sia raggiunto il limite potenziale per cui una determinata attrezzatura di lavoro possa essere fonte di danno per i lavoratori; se una macchina utensile, ad esempio, non è "a norma" (ad esempio non è dotata dei carter di protezione) aumenta la probabilità che sia superato il suo limite potenziale di rischio e si possa verificare un infortunio (tagli, schiacciamenti ecc).

I Criteri per la valutazione del rischio

Il livello di rischio deriva dal prodotto di due fattori:

  • fattore P (probabilità): esprime il livello, più o meno elevato, della probabilità che possa verificarsi un evento dannoso.
  • fattore G (gravità: la gravità delle conseguenze dell'evento dannoso
  • R (Rischio) = P (Probabilità) x G (gravità del danno)

Se si lavora con un tornio senza carter di protezione, ad esempio, la probabilità che il lavoratore possa subire dei danni (schegge negli occhi, lesioni alle mani ecc.) è elevata; la probabilità si riduce, invece, se la macchina utensile è dotata di dispositivi di protezione "a norma". La dimensione del danno dipende dal livello delle carenze (le "non conformità") di un'attrezzatura di lavoro; se, ad esempio, un braccio del lavoratore resta impigliato tra gli organi in movimento del tornio, il danno è molto elevato.

B - I concetti di "salute" e "sicurezza" sul lavoro

Nell'ambito dei rischi da lavoro è importante distinguere tra due grandi tipologie di rischi: i rischi per la salute, i rischi per la sicurezza del lavoro.

I rischi per la salute

Si tratta dei possibili danni alla salute causati da carenze, a livello delle misure di protezione e prevenzione, che provocano l'esposizione dei lavoratori ai cosiddetti agenti nocivi: agenti chimici (polveri, fumi, gas), fisici (rumore, vibrazione ecc), biologici (virus, batteri), carenze al livello ergonomico ecc. I rischi per la salute sono molto più "insidiosi" rispetto ai rischi per la sicurezza perché, a causa del fatto che i danni non sono visibili "subito", si può creare la tendenza ad una sottostima del loro livello di gravità. Se un lavoratore, ad esempio, si fa un taglio ad una mano, il danno si vede subito; se invece è esposto ai fumi di una sostanza chimica nociva, i danni si vedono in tempi medio - lunghi.

I rischi per la sicurezza nei luoghi di lavoro

Il rischio che si possa verificare un infortunio dipende in primo luogo dalle carenze nei dispositivi di protezione delle attrezzature, degli impianti, dei locali di lavoro (la cosiddetta "sicurezza passiva o intrinseca"); in secondo luogo dal livello di conoscenza e di formazione del lavoratore rispetto alle caratteristiche tecniche delle attrezzature che utilizza e dei rischi potenziali (la cosiddetta "sicurezza attiva").

C - Le misure di prevenzione – protezione sul lavoro

Dopo aver effettuato la valutazione dei rischi il datore di lavoro ha l'obbligo d'individuare ed attuare delle misure di prevenzione e protezione per ridurli; è importante sapere che su questo aspetto la legge definisce il seguente schema d'azione:

  • Eliminare i rischi alla fonte (es. R. chimico: sostituire un prodotto pericoloso con uno non pericoloso).
  • Adottare misure di protezione collettiva; sia strutturali che organizzative (es. R. chimico: installare sistema d'aspirazione; ridurre il tempo d'esposizione dei lavoratori).
  • Fornire ai lavoratori - lavoratrici i dispositivi di protezione individuale (DPI).

La conoscenza di questo schema d'azione per eliminare i rischi è fondamentale per evitare, come spesso succede nelle aziende, che le misure di prevenzione protezione si riducano alla consegna ai lavoratori dei dispositivi di protezione individuale. I DPI (dispositivi di protezione individuali) rappresentano, invece, un rimedio da adottare solo nel caso non sia tecnicamente possibile attuare delle misure di protezione alla fonte (C1) o di tipo collettivo (C2).