Lo scorso 21 ottobre si è tenuta a Roma un'assemblea nazionale di RLS e delegati sindacali, momento formativo sul rafforzamento delle figure degli RLS nei luoghi di lavoro. Pubblichiamo qui di seguito le proposte elaborate da Rete Iside in collaborazione con l'Unione Sindacale di Base.
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Negli ultimi 5 anni in Italia oltre 4 mila lavoratrici e lavoratori sono morti sui luoghi di lavoro, quasi 4 milioni hanno riportato gravi ferite, traumi e danni di varia natura, a causa, in particolar modo, di tagli, schiacciamenti, urti, cadute dall'alto; circa 300 mila hanno subìto un danno permanente; oltre 300 mila si sono ammalati perché esposti ad agenti inquinanti ed a ritmi di lavoro usuranti.
Che fare?
Quando sono accertate le loro responsabilità i padroni devono andare in carcere
Introdurre il reato di omicidio sul lavoro affinché si realizzi un efficace potere di deterrenza nei confronti dei padroni che, con l’obiettivo di ridurre i costi e aumentare il profitto, deliberatamente violino gli obblighi di legge e provochino con il loro comportamento infortuni mortali e lesioni gravi per lavoratrici e lavoratori. Negli ultimi anni è stato introdotto un numero spropositato di nuovi reati per fermare l’azione dei movimenti di protesta ma i vari governi si sono guardati bene dall’approvare una norma che possa dare giustizia a chi subisce un infortunio o muore sul posto di lavoro.
Rafforzare il ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza - RLS
Come stabilisce l’articolo 9 dello Statuto dei lavoratori “i lavoratori, mediante le loro rappresentanze, hanno diritto di controllare l’applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l’elaborazione e l’attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica”.
Il D.lgs. 626 del 1994 prima e il D.lgs. 81 del 2008 poi, hanno attribuito al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) il potere di controllare in azienda l’adozione delle misure di prevenzione. Tuttavia queste norme si sono nel tempo devitalizzate e il ruolo delle rappresentanze dei lavoratori è andato progressivamente indebolendosi. La prima necessità che pone USB è quella di rafforzare il ruolo degli RLS, dando concretezza a tutto quello che le norme vigenti già prevedono e introducendo alcune correzioni che ne potenzino il ruolo.
Il loro rafforzamento può avvenire attraverso una serie di misure che riguardano la loro formazione, l’aumento delle ore di agibilità, il rapporto con gli organi di vigilanza, ecc. ma soprattutto con l’introduzione dell’articolo 20-bis nel D.lgs. 81/8 sul potere di ricorrere al giudice del lavoro con le procedure d’urgenza di cui all’art.28 dello Statuto dei lavoratori.
Questa procedura definisce che, in caso di preventiva verifica di mancata attuazione da parte del datore di lavoro degli adempimenti a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, gli RLS possono ricorrere al giudice del lavoro perché ne ordini l'immediata applicazione e disponga specifiche modalità per la loro attuazione. Laddove il giudice riconosca la fondatezza della domanda proposta, intima al datore di lavoro l'immediata rimozione del pericolo o l'attuazione degli adempimenti non rispettati e delle prescritte modalità ed i relativi termini per l’adempimento.
Gli RLS sono potenzialmente presenti in ogni luogo di lavoro, nelle grandi come nelle piccole unità produttive e possono rappresentare un esercito di “ispettori sul campo” che può coadiuvare/supportare i numeri assolutamente ridicoli degli attuali organici degli Uffici ispettivi del lavoro o delle ASL. Essi non costituiscono un costo per la collettività e possono operare in tutti i luoghi di lavoro del nostro Paese, dove il sistema produttivo è fatto ormai per la gran parte di piccole e piccolissime aziende. Mentre è impensabile avere un organico di ispettori che copra un mondo del lavoro così frammentato, gli RLS costituiscono un presidio di controllo su tutto il territorio. Ma a questo esercito bisogna fornire armi più adeguate per affrontare la guerra contro gli omicidi sul lavoro.
Nel D.lgs. 81/08 c’è una sfasatura rilevante tra le funzioni attribuite agli RLS dal punto di vista formale e le risorse reali che gli vengono concesse; un RLS, infatti, dovrebbe rappresentare e tutelare la salute di centinaia di lavoratori con le competenze acquisite in un corso di formazione di sole 32 ore e con poche decine di ore di permessi all'anno. Molti articoli del D.lgs. 81 in materia di RLS sono da rivitalizzare. Tra questi c’è l’art.47 che promuove una sorta di Election Day per tutti gli RLS in ogni settore. Anche questa proposta, già prevista dalla legge, sarebbe di grande impatto, perché l’intero Paese per un giorno sarebbe chiamato a dedicarsi effettivamente al tema, con elezioni in ogni luogo di lavoro di migliaia di rappresentanti da eleggere, secondo USB, a suffragio universale, cioè senza vincoli di liste sindacali, con il classico meccanismo “tutti eleggibili, tutti elettori” e prevedendo nell’unità più piccole elezioni degli RLS su base territoriale. Nel Pubblico Impiego l’election day deve coincidere con il rinnovo delle RSU.
ALTRI DIRITTI DA RICONOSCERE AGLI RLS
- Formazione degli RLS
Aumento delle ore di formazione, sia iniziali che per l'aggiornamento annuale;
Gli RLS devono essere liberi di scegliere i corsi da effettuare in aggiunta a quelli di base previsti dalla legge; i costi di questi corsi sono sempre a carico del datore di lavoro.
- Valutazione dei rischi e misure di prevenzione-protezione:
il datore di lavoro deve essere obbligato a coinvolgere gli RLS sia nella fase di rilevazione dei dati per la valutazione dei rischi che nella programmazione delle misure di prevenzione-protezione;
il datore di lavoro deve consegnare agli RLS copia del DVR e dei dati su cui si basa;
Gli RLS devono poter far analizzare il DVR da esperti di propria fiducia e richiedere un loro intervento per una rilevazione diretta dei dati necessari per la valutazione dei rischi. Il datore di lavoro riconoscerà piena agibilità in azienda agli esperti richiesti dagli RLS.
il DVR può essere richiesto anche dai delegati sindacali; i lavoratori, inoltre, devono avere il diritto di richiedere la parte del DVR relativa ai rischi della propria postazione di lavoro.
- Permessi ed accesso ai luoghi di lavoro degli RLS:
aumento del monte ore annuale, almeno il doppio di quello attuale, per permettere agli RLS di interagire con i lavoratori e rilevare i dati necessari per la valutazione dei rischi;
il datore di lavoro non può opporsi, ad eccezione dei casi in cui dimostri esigenze tecnico produttive inderogabili, alla richiesta di accesso degli RLS nei luoghi di lavoro.
- La riunione periodica su salute e sicurezza:
Il datore di lavoro deve fornire agli RLS, con almeno 5 giorni di preavviso, l'ordine del giorno della riunione periodica; gli RLS hanno il diritto d'integrare l'odg e di richiedere l'inserimento delle proprie segnalazioni nel verbale della riunione periodica.
- Le ispezioni degli organi di vigilanza:
Gli RLS hanno il diritto di essere coinvolti durante le ispezioni ed avere copia del verbale rilasciato dagli organi di vigilanza.