Lavoratore muore cadendo in mare nel porto di La Spezia: Rete Iside appoggia lo sciopero dei portuali USB

Inviato da iside il Gio, 12/15/2022 - 17:08
Lavoratore muore cadendo in mare nel porto di La Spezia

Giovedì 15 dicembre è verificato l’ennesimo omicidio sul lavoro in uno scalo portuale italiano: quello di La Spezia. L’auto in cui si trovava l’uomo, Alessandro Bassi di sessanta anni, è precipitata in mare mentre si stava sposando all’interno dell’area del porto, uccidendolo. Insieme a lui si trovava un altro lavoratore, riuscito a mettersi in salvo a nuoto. La dinamica ricorda la morte del delegato USB Sergei Robbiano, deceduto precipitando con l’auto di servizio mentre svolgeva il proprio lavoro presso l’aeroporto di Genova.

Da tempo noi di Rete Iside Onlus denunciamo lo stato di salute e sicurezza nei porti del nostro paese: un settore dove le misure in grado di salvare la vita a chi lavora vengono costantemente ignorate o aggirate per mantenere alti ritmi di lavoro. Da tempo denunciamo come la salute di lavoratori e lavoratrici venga sempre messa a rischio in nome del profitto: macchinari manomessi, aree di rischio caduta gravi non delimitate, lavoratori che precipitano da altezze pericolose… questi sono solo alcuni esempi di cosa avviene nei posti di lavoro italiani.

Siamo convinti che grazie all’introduzione del reato di omicidio sul lavoro si potrebbe porre un elemento di reale deterrenza verso chi, colpevolmente, specula sulle vite dei lavoratori. Appoggiamo con forza, quindi, le mobilitazioni a difesa della salute e della sicurezza, a cominciare dallo sciopero proclamato per il 16 dicembre in tutti gli scali portuali italiani dal Coordinamento Mari e Porti USB. Proprio con l’Unione Sindacale di Base, infatti, condividiamo l’importante campagna per l’introduzione nel codice penale del reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro e un rapporto, che dura da anni, di solida collaborazione sul fronte salute e sicurezza.

Rete Iside Onlus