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Salario minimo e omicidio sul lavoro: venerdì 19 maggio il deposito in Cassazione di due leggi di iniziativa popolare a tutela dei lavoratori. USB e Rete Iside nei comitati promotori
USB e Rete Iside parteciperanno venerdì 19 maggio in qualità di promotori, al deposito di due proposte di legge di iniziativa popolare presso gli uffici della Corte di Cassazione in Piazza Cavour a Roma, aventi ad oggetto l’“Introduzione del Salario Minimo legale” e l’“Introduzione del reato di Omicidio sul lavoro e lesioni gravi e gravissime alle lavoratrici e ai lavoratori”.
Ritmi di lavoro troppo alti sono causa di morti e infortuni
I ritmi del lavoro sono una componente fondamentale da considerare quando si parla di salute e sicurezza sul lavoro: a centinaia, infatti, si infortunano o contraggono malattie professionali a causa di ritmi esasperati e mancanza di pause per il recupero psicofisico. Questo aspetto è inoltre causa di molte, troppe, morti di lavoro.
Logistica e movimentazione merci: infortuni e morti per turni massacranti, carichi di lavoro immensi e tutele negate
La logistica, come tutto il ramo della movimentazione delle merci, è uno dei settori più colpiti dalle morti di lavoro; noi di Rete Iside abbiamo più volte collaborato ad iniziative sul tema salute e sicurezza nella logistica, insieme all’Unione Sindacale di Base con cui abbiamo un protocollo d’intesa.
Giornata mondiale per la Salute e la Sicurezza sul lavoro: è in corso una guerra del capitale ai lavoratori, fermiamola introducendo il reato di omicidio sul lavoro
La piattaforma ONU Global Compact ha reso noto, in occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza del lavoro, Il risultato della guerra del capitale al lavoro: 2.780.000 morti di lavoro ogni anno in tutto il mondo.
3 morti di lavoro ogni giorno: perché serve il reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro
In Italia, ogni giorno, muoiono almeno tre lavoratori: questo è quanto si legge dai dati per quanto riguarda gli infortuni mortali denunciati all’Inail ogni anno. Nel 2020, infatti, sono stati 1172 i morti di lavoro, nel 2021 sono stati 1361, mentre le denunce sono state 1090 nel 2022. Una spirale di morte che non accenna nessun rallentamento.