Continua la strage in edilizia: un altro morto a Roma. Il reato di omicidio sul lavoro può essere strumento di deterrenza

Inviato da iside il Gio, 06/30/2022 - 15:55
Continua la strage in edilizia: un altro morto a Roma

Un altro morto in un cantiere a Roma, un altro omicidio sul lavoro causato da misure di sicurezza insufficienti. È successo nella mattina del 30 giugno, nella centralissima via Boncompagni, dove un operaio è precipitato da un ponteggio, morendo sul colpo.

Da tempo Rete Iside Onlus ha affrontato il tema della sicurezza in edilizia e di come le misure che possano preservare la salute dei lavoratori siano sistematicamente ignorate: è uno dei settori più colpiti da morti ed infortuni gravi, insieme a logistica e lavoro agricolo. Il bonus 110% ha peggiorato la situazione: introdotto con la volontà di favorire la “ripartenza” dell’era post covid, ha fin ora prodotto principalmente speculazione edilizia e un netto peggioramento delle condizioni di lavoro degli operai edili. Decine di ditte, infatti, hanno preso la palla al balzo, accettando più lavori di quanti se ne era in grado di gestire; in questo modo si sono moltiplicati i cantieri, spesso tramite appalti e subappalti, che per poter essere gestiti devono essere terminati anche in tempi decisamente minori. Per ridurre i tempi di lavorazione in molti casi si è deciso di ignorare le misure di sicurezza, come pare sia successo nel caso di cui ci stiamo occupando.

In un contesto di morti di lavoro come quello che viviamo in Italia, con oltre 500 decessi solo dall’inizio del 2022, servono interventi urgenti per porre fine a questa vera e propria strage. Approvare la legge che introduce il reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro, che come Rete Iside abbiamo presentato alla Camera insieme ad USB e ManifestA, porrebbe finalmente lo strumento di deterrenza adatto contro coloro che, per aumentare i profitti, tagliano sulla salute e la sicurezza di chi lavora.

Rete Iside Onlus