Rete Iside sostiene e rilancia l’iniziativa del prossimo 31 agosto promossa dai sindacati di base e conflittuali, tra cui l’Unione Sindacale di Base con cui da anni collaboriamo, alla stazione ferroviaria di Brandizzo; ad un anno dalla terribile strage operaia avvenuta sui binari della rete ferroviaria, è stato indetto un presidio di lavoratori e lavoratrici, associazioni e realtà sindacali.
Un presidio per ricordare i cinque operai uccisi Kevin Laganà, 22 anni, Michael Zanera, 34 anni, Giuseppe Sorvillo, 43 anni, Giuseppe Saverio Lombardo, 53 anni, Giuseppe Aversa, 49 anni, impegnati nei lavori di manutenzione dell’impianto, ma un presidio anche per denunciare le cause e i responsabili della strage: da RFI e il sistema di appalti e subappalti alle responsabilità politiche di chi permette che le imprese, pubbliche o private, possano mettere a rischio la vita dei lavoratori e lavoratrici.
Non si tratta di terribili incidenti, ma di veri e propri omicidi sul lavoro, per questo come Rete Iside crediamo necessaria l’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi e gravissime sul lavoro come strumento di deterrenza e per l’implementazione di tutti i dispositivi che garantiscono la salute e la sicurezza sul lavoro.
Ad un anno dalla Strage di Brandizzo, non dimentichiamo.