La sentenza della Cassazione sulla strage di Viareggio ha fatto cadere in prescrizione le imputazioni di omicidio colposo per molti dei dirigenti di RFI coinvolti nel processo; non è stata riconosciuta, infatti, l’aggravante del non rispetto delle leggi sul lavoro.
Era la notte del 23 giugno 2009 quando, nei pressi della stazione ferroviaria della città di Viareggio, deragliò un treno merci che trasportava un materiale altamente infiammabile come il GPL. Le 32 vite spezzate a causa dell’incendio che seguì l’incidente, che rase quasi completamente al suolo il quartiere limitrofo ai binari, chiedono ancora giustizia dopo un decennio.
Per questo come Rete Iside Onlus aderiamo alla manifestazione, indetta dalla Unione Sindacale di Base, davanti al Consiglio Superiore della Magistratura in Piazza Indipendenza, alle ore 15:00 martedì 12 gennaio.
Siamo convinti che oggi servano scelte coraggiose e nuovi strumenti legali per mettere di fronte alle proprie responsabilità manager ed imprenditori, che speculano sulla sicurezza dei lavoratori e di tutta la cittadinanza pur di ottenere sempre maggiori profitti.
Più volte la nostra associazione ha denunciato come il tema della sicurezza sul lavoro sia sempre più spesso visto solo come un mero costo dalla parte datoriale, non come un diritto inalienabile.
In quest’ottica rilanciamo la nostra proposta di introdurre una legge sull’omicidio sul lavoro, per dare giustizia alle tante vittime e ai loro familiari e allo stesso tempo fornire ad associazioni, sindacati e istituzioni preposte al controllo un nuovo strumento, maggiormente efficace di quelli previsti oggi. Questo, a nostro avviso, è l’unico modo per porre un freno al fenomeno delle morti sul lavoro, una vera e propria strage continua nel nostro paese, dando anche maggiori sicurezze a tutta la cittadinanza di ottenere giustizia per i propri morti.
Rete Iside Onlus