Sei anni dall’assassinio di Abd El Salam: continuiamo a denunciare le condizioni di lavoro nella logistica

Inviato da iside il Mer, 09/14/2022 - 12:23
Sei anni dall’assassinio di Abd El Salam: continuiamo a denunciare le condizioni di lavoro nella logistica

Sono passati sei anni da quando, durante un picchetto organizzato di fronte al magazzino GLS di Piacenza per la stabilizzazione dei facchini precari, il sindacalista Abd EL Salam veniva assassinato investito da un tir.

Già in passato, come Rete Iside Onlus, abbiamo denunciato le tremende condizioni di sfruttamento che sono costretti ad affrontare i lavoratori e le lavoratrici nei magazzini della logistica, con turni massacranti, contratti precari e scarsissime tutele. Soprattutto sul fronte salute e sicurezza sul lavoro, su cui collaboriamo da anni con l’Unione Sindacale Di Base di cui Abd El Salam era delegato, i magazzini presentano gravissime criticità. La logistica, infatti, insieme ad agricoltura ed edilizia è il settore maggiormente colpito dalle morti sul lavoro: centinaia di infortuni gravi e mortali, in questi anni, hanno colpito un settore che ha portato grandi profitti alle multinazionali dello shopping online.

Le grandi aziende hanno guadagnato, soprattutto durante i lockdown e le fasi più dure della pandemia, sulla pelle dei lavoratori: questi si sono ritrovati a lavorare in ambienti inadatti e non opportunamente sanificati, rischiando il contagio oltre i rischi del lavoro nei magazzini. Per questo che abbiamo realizzato, insieme ad USB Logistica, una guida per difendersi dal contagio.

Il sistema delle cooperative e degli appalti, che la fa da padrone nella logistica, acuisce questa situazione con contratti precari e scarsissimi controlli.  

Abd El Salam è stato ucciso mentre difendeva i diritti suoi e dei suoi colleghi, per questo riteniamo giusto ricordare il suo nome e la lotta che portava avanti. Continueremo a denunciare con forza il sistema di sfruttamento nella logistica, le condizioni indecenti sul fronte salute e sicurezza che i lavoratori si trovano continuamente ad affrontare: introdurre il reato di omicidio sul lavoro, una delle campagne che da tempo ci unisce ad USB, potrà finalmente porre un elemento di deterrenza contro le morti di lavoro nel nostro paese. Segnaliamo che oggi, in ricordo del sindacalista ucciso, USB ha organizzato un presidio di fronte alla sede di Confindustria a Piacenza dalle ore 17:30.

Rete Iside Onlus