Sassari: non fu malore, operaio ucciso da un mezzo meccanico

Inviato da iside il Gio, 09/08/2022 - 14:46
Sassari: non fu malore, operaio ucciso da un mezzo meccanico

Lo scorso 25 luglio Antonio Masia veniva ritrovato senza vita all’interno dello stabilimento di trattamento rifiuti Gesam di Truncu Reale, Sassari. Nei giorni successivi un tremendo incendio doloso devastò lo stabilimento, come a voler nascondere le tracce della morte dell’operaio cinquantaduenne. Da quanto emerge dalle indagini, inoltre, il corpo dell’uomo sarebbe stato occultato, prima del ritrovamento ad opera dei colleghi allertati dalla moglie.

Se da principio si era pensato ad un malore come causa della morte, l’autopsia e le indagini sembrano indicare come l’operaio sia stato, invece, ucciso da un mezzo meccanico.

Questi tragici eventi, purtroppo, ci parlano di una situazione ormai insostenibile sul fronte della salute e della sicurezza sul lavoro: in stabilimenti come quello in cui è deceduto Masia, dove si svolgono attività a rischio come lo smaltimento dei rifiuti, le cautele e le misure di sicurezza dovrebbero essere tali da impedire simili eventi.

Siamo costretti a registrare come, nonostante le centinaia di morti sul lavoro solo quest’anno, le vite di chi lavora vengono costantemente messe a rischio per aumentare produttività e profitti. Introdurre il reato di omicidio sul lavoro nel codice penale, a nostro avviso, andrebbe a tutelare la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici, ponendo un importante strumento di deterrenza nei confronti di chi specula sulle loro vite.

Rete Iside Onlus