Ritmi di lavoro troppo alti sono causa di morti e infortuni

Inviato da iside il Mar, 05/16/2023 - 11:44
Ritmi di lavoro troppo alti sono causa di morti e infortuni

I ritmi del lavoro sono una componente fondamentale da considerare quando si parla di salute e sicurezza sul lavoro: a centinaia, infatti, si infortunano o contraggono malattie professionali a causa di ritmi esasperati e mancanza di pause per il recupero psicofisico. Questo aspetto è inoltre causa di molte, troppe, morti di lavoro.

Un settore dove si mantengono ritmi di lavoro altissimi è quello della logistica e della movimentazione merci dove, ad esempio, i lavoratori sono spesso costretti a spostare un numero prestabilito di colli in un lasso di tempo limitato; allo stesso modo nelle fabbriche la ricerca della produttività massima mette a rischio la vita degli operai, con centinaia di infortuni, anche decisamente gravi, che si verificano ogni anno negli impianti del Paese. Anche il ceto impiegatizio è coinvolto, con malattie da stress lavoro correlato che colpiscono continuamente lavoratrici e lavoratori, sia nel pubblico che nel privato.

Gli esempi su questo punto possono essere infiniti: nel nostro pese, infatti, esiste una cultura padronale che vede nelle misure a tutela di salute e sicurezza un mero costo, da ridurre all’osso per far aumentare i profitti. Viene così spinta al limite la produttività, con il numero di azioni che un lavoratore può fare in una singola unità temporale portato al massimo possibile. Tagliando le risorse destinate alla sicurezza, aggirando le misure salvavita o perfino manomettendole per far andare più veloci le macchine, si mette a rischio volontariamente la vita di chi lavora.

Per questo siamo convinti che introdurre il reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro possa rappresentare uno strumento di deterrenza, un freno alla strage di lavoratrici e lavoratori in corso nel nostro Paese.