Rete Iside sostiene la mobilitazione degli ispettori della vigilanza sul lavoro di martedì 30 marzo

Inviato da iside il Mar, 03/29/2022 - 16:06
Rete Iside sostiene la mobilitazione degli ispettori della vigilanza sul lavoro di martedì 30 marzo

Come Rete Iside Onlus abbiamo, da sempre, denunciato con forza la progressiva erosione spazio di intervento subito, loro malgrado, dalle figure ispettive e preposte al controllo su salute e sicurezza nei posti di lavoro. Per questo appoggiamo l’iniziativa di mercoledì 30 convocata dagli ispettori della vigilanza di INPS e INAIL e da USB Pubblico Impiego, in Piazza della Repubblica di fronte all’INL, contro i nuovi tentativi di svilire il ruolo degli ispettori contenuti nel DL 146/2021, in particolare con la Circolare n. 4 del 9 dicembre 2021 dell’INL. La circolare, infatti, prevede due tipologie di controlli ordinari sulla salute e la sicurezza:

A. le verifiche documentali, ad esempio la presenza di un DVR, che intende affidare ad ispettori di Inps e Inail;

B. le verifiche tecniche che affida agli ispettori Asl e Ispettorato del Lavoro.

Ispettori “non tecnici” Inps-Inail, avrebbero, quindi, il compito di scoprire i datori di lavoro che non hanno adempiuto nemmeno agli obblighi burocratici previsti dalla legge, quale è il Documento di Valutazione dei Rischi. La misura si propone di aumentare il numero dei controlli documentali, mentre mancano gli ispettori per fare verifiche di carattere tecnico nella stessa azienda.

A nostro avviso, a fronte della vera e propria strage di lavoratori in atto in questo paese, serve potenziare tutto il settore ispettivo, senza stravolgerne le competenze ma valorizzandole: occorre assumere e formare nuovo personale e nuovi ispettori INL, delle ASL, di INPS ed INAIL. Per troppo tempo, infatti, a causa di tagli e blocchi alle assunzioni delle figure preposte al controllo, si è andati a peggiorare le condizioni di salute e sicurezza di migliaia di lavoratori, nel privato come nel pubblico.

il rilancio di tutto il settore ispettivo, insieme all’istituzione di un forte deterrente come una legge che introduca il reato di omicidio e lesioni sul lavoro, può dare finalmente una risposta all’emergenza sicurezza sul lavoro, che solo quest’anno è costata oltre 200 morti.

Rete Iside Onlus