Puntata di Radio Tam Tam del 9 novembre: permesso di soggiorno

Inviato da iside il Gio, 11/11/2021 - 12:36
permesso di soggiorno

Nella consueta puntata di Radio Tam Tam del Martedì, andata in diretta il giorno 9 novembre, abbiamo affrontato un tema molto importante per le lavoratrici e i lavoratori migranti in Italia: il permesso di soggiorno e le difficoltà che in tanti si trovano ad affrontare nel difficile iter che porta all’ottenimento della documentazione.

Nella puntata, condotta dai nostri Alessandro e Yacouba con il contributo fondamentale di compagni e delegati sia del settore bracciantile che del lavoro domestico, abbiamo ospitato Camilla Macciani e Francesco Caruso, che da tempo agiscono come attivisti nel contesto foggiano, dove i due grandi insediamenti informali di Borgo Mezzanone e Torretta Antonacci si sono ingranditi sia a seguito della differenziazione della raccolta che delle migliaia di persone rimaste bloccate negli insediamenti a seguito dei decreti Salvini. Questi in particolare hanno bloccato i rinnovi dei permessi di soggiorno per motivi umanitari per circa due anni; molte persone hanno avuto un rigetto, non esistendo più la protezione umanitaria, con la difficoltà poi di ottenere la protezione speciale.

La sanatoria Bellanova in provincia di Foggia non ha avuto grandi effetti, molti datori di lavoro hanno avuto paura di maggiori controlli, molti lavoratori si sono affidati a intermediari e caporali che poi non hanno mai presentato la documentazione anche a seguito di grandi pagamenti. La sanatoria quindi, sia a causa dell’atteggiamento di datori di lavoro e delle truffe dei caporali sia di dei requisiti eccessivamente stringenti, non ha avuto grandi effetti nel riscattare i diritti dei lavoratori migranti. Quegli stessi lavoratori che hanno garantito gli approvvigionamenti di materie prime essenziali anche nei periodi di chiusura più difficili durante la pandemia, lavorando per pochi euro nei campi e rifornendo la grande distribuzione, si sono trovati quindi di fronte alla beffa di una vera e propria sanatoria farsa.

È necessario, quindi, in uno scenario pandemico e di vulnerabilità sanitaria e dopo il fallimento della sanatoria Bellanova, far ripartire la mobilitazione per il permesso di soggiorno. La situazione è ormai grave, con aree intere del paese dove migliaia di persone rimangono bloccate dalla burocrazia, tenute in una situazione di ricattabilità continua. Il Dl 130 dello scorso anno, contiene il principio del radicamento territoriale e lascia intravedere uno spiraglio, ma che deve essere allargato tramite la mobilitazione.

Come al solito, oltre agli interventi dei nostri ospiti, sono stai preziosi i contributi di Svetlana, Maria, Suleyman e Sidibe Massa che hanno parlato delle difficoltà che hanno trovato nei loro settori di intervento sul tema dei documenti e del permesso di soggiorno.

Nelle prossime puntate continueremo ad affrontare questi temi. Martedì 16 avremo ospiti i compagni della FDS USB di Ragusa e un punto di vista legale sul tema grazie al contributo della federazione USB di Viterbo; martedì 23 parleremo del tema della casa, che come abbiamo viso nella puntata precedente è uno dei requisiti fondamentali per l’ottenimento del permesso di soggiorno, ma che vede in difficoltà tani lavoratori migranti per farsi assegnare la residenza.

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