Morì schiacciato in un cantiere: prime condanne, ma per una deterrenza efficace serve introdurre il reato di omicidio sul lavoro

Inviato da iside il Mar, 09/13/2022 - 12:47
Morì schiacciato in un cantiere: prime condanne, ma per una deterrenza efficace serve introdurre il reato di omicidio sul lavoro

Era il 26 febbraio 2020 quando un operaio di origini albanesi, Bashkim Toska di 59 anni che lavorava in un cantiere edile a Limone Piemonte, veniva schiacciato da un cassero, cioè un pannello di ferro utilizzato per contenere il cemento armato durane la presa, venendo soccorso in condizioni disperate e morendo tre giorni dopo. La dinamica purtroppo è qualcosa di già visto troppe volte, soprattutto in edilizia. L’operaio era stato, infatti, mandato a recuperare del materiale nelle prossimità del cassero appena montato; l’area a rischio non era stata opportunamente delimitata ed il cassero era stato fissato con solo due puntelli di legno, mentre lo stesso manuale di montaggio prevedeva bracci e piombatori ben più solidi che ne avrebbero garantito la stabilità.

Al termine delle indagini preliminari furono sette i rinvii a giudizio, ed oggi arrivano le prime condanne: il sistema di sicurezza è stato definito “artigianale”, non considerabile idoneo a tutelare la salute di chi lavorava in quel cantiere. Incidenti con dinamiche simili, purtroppo, accadono di continuo nei cantieri edili del nostro paese; i motivi di questa vera e propria strage sono quelli che come Rete Iside Onlus denunciamo da tempo: ridurre i costi ed i tempi di lavorazione al minimo, infatti, sembra essere ben più importante per la parte datoriale che la salute di chi lavora.

Il procedimento penale, per il quale sono state emesse le prime condanne per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato, è per il reato di omicidio colposo in concorso, con l’aggravante di essere stato commesso in violazione delle norme antinfortunistiche. A nostro avviso, per porre uno strumento di reale deterrenza, occorre introdurre nel codice penale il reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro, a tutela della sicurezza e della salute di lavoratrici e lavoratori.

Rete Iside Onlus