Il quadro elettrico manomesso causa della morte di Luana: serve una legge sull’omicidio sul lavoro

Inviato da iside il Ven, 06/18/2021 - 12:37
Il quadro elettrico manomesso causa della morte di Luana

Stando a quanto riportano fonti stampa, la perizia sull’orditoio che ha ucciso la giovane Luana D’Orazio a Montemurlo lo scorso 3 maggio rivela dei dettagli agghiaccianti: per far funzionare il macchinario con le saracinesche di protezione alzate, in modo che potesse andare più veloce, sarebbe stato manomesso il quadro elettrico. In particolare si parla del tasto di avvio che, con la saracinesca di protezione alzata, non avrebbe dovuto funzionare; al contrario sull’orditoio dove lavorava Luana era attivo, in sfregio ad ogni misura di sicurezza.
Nelle settimane scorse si è tentato di minimizzare ed addossare le responsabilità dell’accaduto alla giovane lavoratrice: si è parlato di capelli non legati o magliette troppo lunghe, ma le notizie che trapelano dalle indiscrezioni sulla perizia tecnica ci indicano una realtà ben diversa. Il macchinario cui lavorava Luana è stato deliberatamente manomesso, rimuovendo ogni misura di sicurezza, perché lavorasse più rapidamente. In nome del profitto si sono rimosse le misure di sicurezza che avrebbero evitato la morte della ragazza: a nostro avviso questo è inaccettabile. 
Proprio per questo serve costringere la parte datoriale a prendere le contromisure necessarie in modo che non accada mai più, serve una legge che istituisca l’omicidio sul lavoro come reato: non ne possiamo più di contare i morti sul lavoro, centinaia solo quest’anno. 


Rete Iside Onlus, insieme all’Unione Sindacale di Base, conferma la costituzione come parte civile nei procedimenti contro gli assassini della giovane Luana D’Orazio.


Rete Iside Onlus