I tamponi costano troppo: abbattere i prezzi per fermare le speculazioni

Inviato da iside il Ven, 02/04/2022 - 16:54
I tamponi costano troppo

Con la recrudescenza della pandemia da Covid 19, legata al diffondersi delle varianti come Delta ed Omicron ed alle scelte della politica che ha, ormai, decisamente sdoganato il mantra della convivenza con il virus, in molti si stanno interrogando sul costo dei tamponi antigenici; i test rapidi, infatti, sono ormai talmente diffusi da essere acquistabili anche in confezioni fai da te, in farmacia come in molti supermercati.

Da una recente indagine, commissionata dal sito di assicurazioni Facile.it a mUp Research e Norstat, è emerso che gli italiani, dall’inizio della pandemia ad oggi complessivamente oltre due miliardi di euro per sottoporsi ai tamponi. Per molti la media della spesa è stata ben più alta: 3,4 milioni di persone hanno speso tra i 100 e i 200 euro in tamponi, mentre due milioni di persone hanno speso oltre 200 euro. Parliamo, in questo caso, sia di tamponi rapidi antigenici che molecolari: un costo decisamente troppo alto per famiglie e lavoratori. I test Covid sono diventati una componente quasi indispensabili nella vita della cittadinanza, tanto da essere anche nel paniere dei prezzi al consumo ISTAT.

Ma quante persone, ad oggi, hanno bisogno di un tampone? Secondo un nostro rapido calcolo, solo pensando alla platea di lavoratori potenzialmente esposti al contagio e i loro contatti stretti almeno 2,5 milioni di persone, aggiungendo loro 2,407 milioni di attualmente positivi ed eventuali contatti stretti dei nuovi contagiati, ancora 118.994 nella sola giornata del 2 febbraio, si capisce che si parla di un numero esorbitante di persone. In Italia, stando ai dati del Ministero della Salute, si fa circa un milione di tamponi al giorno in forma ufficiale, escludendo quindi i test fai da te: nella giornata del 2 febbraio sono stati 964.521, il giorno precedente 1.246.987.

Un tampone rapido, secondo il protocollo tra governo e alcune associazioni di farmacie, ha il suo prezzo fissato a 15 euro: ogni giorno, quindi, nel nostro paese girano almeno 15 milioni di euro al giorno solo nel settore dei tamponi.

Ad una nostra prima ricerca sui prezzi dei tamponi abbiamo notato come, all’acquisto di grosse partite di almeno mille pezzi di test antigenici accessibili anche al cittadino e da siti specializzati, il prezzo degli stessi scenda fino a poco più di un euro. Possiamo quindi ipotizzare che il ricarico giornaliero effettuato sui prezzi effettivi dei test antigenici rapidi sia di almeno 14 milioni di euro.

Ci chiediamo, quindi, perché il governo, nel protocollo con le farmacie, ha stabilito un prezzo di 15 euro? Ci pare evidente come un tale ricarico del 1400% non sia giustificabile in un momento simile: si costringe il cittadino positivo o che deve ottenere il green passa ad una spesa esorbitante.

Come Rete Iside Onlus siamo convinti che i 15 euro che la maggior parte delle farmacie chiedono per effettuare il tampone, con conseguente rilascio del green pass, siano decisamente eccessivi. Per questo a nostro avviso è necessario un intervento statale urgente che possa calmierare ed abbattere veramente i prezzi dei tamponi in farmacia: siamo stanchi di vedere speculazioni da parte di privati sulla salute della cittadinanza.

Rete Iside Onlus

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