Aniello Alaia vittima di omicidio sul lavoro in RFI: basta appalti e speculazioni sulla sicurezza

Inviato da iside il Mer, 06/22/2022 - 12:07
Aniello Alaia vittima di omicidio sul lavoro in RFI

Aniello Alaia, operaio di 58 anni di Casoria (Napoli), è stato travolto e ucciso da un treno mentre si trovava al lavoro per la manutenzione dei cavi della linea lenta Firenze-Roma. Si tratta di un gravissimo caso di omicidio sul lavoro: avvenuto martedì 21 giugno a Città della Pieve in provincia di Perugia, getta luce sulle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro in RFI, in particolare nelle ditte che svolgono lavori in appalto.


Negli ultimi anni sono state decine gli infortuni gravi e gravissimi lungo le linee ferroviarie: solo 10 giorni fa un operaio è rimasto folgorato in una sottostazione elettrica di RFI a Montalto di Castro e portato in ospedale in condizioni disperate; a marzo un operaio è rimasto gravemente ferito dal braccio di un escavatore, mentre si svolgevano lavori di sistemazione della scarpata ferroviaria in provincia di Belluno.


Rete Iside Onlus esprime la massima solidarietà ai cari di Aniello Alaia, vittima del sistema degli appalti RFI. Gli appalti e i subappalti sono responsabili di centinaia di orti di lavoro nel nostro paese, in Ferrovie e in decine di altri settori: le ditte appaltatrici, infatti, troppo spesso tagliano misure di sicurezza per diminuire i tempi del lavoro, in modo da poter accumulare ancora più appalti ed aumentare a dismisura i profitti a scapito della vita di chi lavora. 


Approvare la legge che introduce il reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro, elaborata da Rete Iside insieme ad USB e ManifestA e presentata alla Camera dalle deputate della componente politica, porrebbe finalmente un limite a quella parte del mondo datoriale che pensa di poter accumulare sempre più profitti a scapito della sicurezza ed uno strumento, finalmente reale, a protezione della salute e della vita di migliaia di lavoratrici e lavoratori. 

Rete Iside Onlus