Non bastava il terribile decesso di Lorenzo Parelli, avvenuto in provincia di Udine, nelle ultime ore un altro giovane è deceduto durante uno stage.
Si chiamava Giuseppe Leonci, originario di Monte Urano (Fermo), ed aveva soltanto 16 anni: ha perso la vita nell’anconetano quando il furgone su cui viaggiava, di proprietà della ditta presso cui stava svolgendo un apprendistato come operaio termoidraulico, è andato a schiantarsi contro un albero uccidendolo sul colpo e sbalzando a diversi metri di distanza il conducente.
Un’altra terribile morte, evitabile se il giovane fosse stato a scuola e non al lavoro; già prima della morte di Lorenzo e Giuseppe eravamo convinti che PCTO e stage formativi in azienda andassero aboliti. La tragicità di questi eventi testimonia il fallimento del sistema formativo nel suo complesso, ormai completamente votato al profitto delle aziende e non più alla formazione dei cittadini.
Di fronte a questo nuovo, tremendo, decesso, riteniamo che in primis il Ministero della Pubblica Istruzione debba prendersi le proprie responsabilità tramite le dimissioni del Ministro Bianchi, l’abolizione dell’alternanza e il blocco immediato dei protocolli con le aziende.
Non è possibile ancora insistere nell’insensata alternanza scuola lavoro, che nulla da agli studenti in termini di formazione ma li condanna ad ore di sfruttamento gratuito mettendo, perfino, a rischio le loro vite. Come Rete Iside Onlus appoggiamo le iniziative di USB Scuola ed OSA, organizzazioni con le quali ci lega uno stretto rapporto di collaborazione, per l’abolizione dell’alternanza.
Siamo stanchi di piangere i nostri morti, ormai almeno un centinaio soltanto quest’anno: solo l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro potrà costringere le aziende a prendere provvedimenti, adottando le giuste misure in difesa della salute e della sicurezza dei cittadini e dei lavoratori.
Rete Iside Onlus