Nido privato: è possibile rifiutarsi di andare in una bolla che non è la propria?

Sono un’educatrice che lavora in un nido privato. Oggi finiscono i miei 10 giorni di quarantena dovuti al fatto che ho avuto un contatto con una persona positiva, fatto il tampone e avuto risulta negativo posso rientrare al lavoro. Stata sostituita questi giorni da una collega che lavora di pomeriggio nel mio stesso nido in un'altra bolla. Questa mia collega oggi è risultata positiva al Covid quindi chiuderanno entrambe le bolle. Mi è stato detto che rientrerò ugualmente al lavoro e sostituirò qualcun altro
Domanda

Sono un’educatrice che lavora in un nido privato. Oggi finiscono i miei 10 giorni di quarantena dovuti al fatto che ho avuto un contatto con una persona positiva, fatto il tampone e avuto risulta negativo posso rientrare al lavoro. Stata sostituita questi giorni da una collega che lavora di pomeriggio nel mio stesso nido in un'altra bolla. Questa mia collega oggi è risultata positiva al Covid quindi chiuderanno entrambe le bolle. Mi è stato detto che rientrerò ugualmente al lavoro e sostituirò qualcun altro se necessario in un’altra bolla. Da quanto ho letto le linee guida so che le educatrici non possono passare tra le bolle, volevo sapere quindi se posso rifiutarmi di andare in una bolla che non è la mia per tutelare la mia salute e la mia sicurezza.

Risposta

Purtroppo nelle linee guida del ministero per la ”Scuola 06“, rispetto alla misura di prevenzione dei gruppi omogenei, le cosiddette bolle, si dice testualmente “Le bolle devono essere individuate stabilmente… Evitando, nei limiti della migliore organizzazione attuabile e delle sopravvenute esigenze, che tali figure (educatrici ecc) interagiscano con gruppi diversi di bambini.“
Non si tratta,quindi, di un obbligo inderogabile esplicito per le singole scuole.
Ti consigliamo di scrivere una lettera, con il supporto di un referente sindacale, alla figura del datore di lavoro (di solito il dirigente del municipio) della scuola, in cui per esempio si chiede:
“Si richiede, ai sensi dei decreti-ordinanze regionali e linee guida in materia, quali siano i fattori tecnico organizzativi inderogabili che giustificano il fatto che io, in quanto educatrice, debba prestare servizio in un gruppo (bolle) differente da quello al quale sono stata assegnata. Decisione che, se attuata, metterebbe in discussione la misura di prevenzione primaria per la prevenzione e la diffusione del contagio da SARS cov2 nelle “scuole 06”: la stabilità dei gruppi omogenei tra educatrici e bambini.”