Yusupha Joof ucciso da un incendio a Torretta Antonacci, servono diritti e sicurezza per i braccianti

Inviato da iside il Lun, 06/27/2022 - 16:05
Yusupha Joof ucciso da un incendio a Torretta Antonacci

Yusupha Joof, bracciante di origine gambiana di 35 anni, è stato ucciso dall’ennesimo rogo sviluppatosi in una delle baracche dell’insediamento di Torretta Antonacci, in provincia di Foggia. Il cosiddetto Gran Ghetto di Torretta Antonacci è uno dei luoghi dove vivono lavoratori e lavoratrici, impiegati soprattutto in agricoltura, completamente abbandonati dalle istituzioni in condizioni abitative inaudite e dove subiscono il costante ricatto di caporali e padroni dell’agroindustria. Qui vivono anche migliaia di persone durante i periodi di maggiore attività, come quello attuale contraddistinto dalla raccolta dei pomodori.

Come Rete Iside Onlus, grazie alla collaborazione con USB Braccianti, abbiamo già organizzato iniziative di sostegno e percorsi di solidarietà con i braccianti di Torretta Antonacci, ad esempio raccolte alimentari e sostegno alla formazione sindacale. Quanto accaduto nella notte, con l’incendio che ha ucciso il giovane Yusupha, è l’ennesimo caso del genere nell’insediamento e decine di altri se ne sono verificati nelle altre baraccopoli dove vivono i lavoratori migranti.

I lavoratori agricoli migranti in Italia rappresentano il gradino più basso dell’ingiustizia e della discriminazione: ricordiamo, ad esempio, la truffa della sanatoria Bellanova, un provvedimento che doveva garantire braccia per la filiera agroalimentare ma che ha completamente ignorato la questione dei diritti dei braccianti. Il contratto del lavoro agricolo prevede che sia il datore di lavoro a predisporre un alloggio dignitoso al lavoratore migrante, abitazione e contratto di lavoro sono poi propedeutici per l’ottenimento del tanto agognato permesso di soggiorno. Molti però si trovano a vivere in baraccopoli e ghetti, come a Torretta Antonacci, dove la sicurezza per la propria vita non esiste e i diritti vengono costantemente ignorati.

Il lavoro agricolo è tra i settori più colpiti dalle morti di lavoro, per contrastare questo fenomeno ricordiamo come, insieme ad USB ed alla componente alla Camera Manifesta, noi di Rete Iside abbiamo presentato una proposta di legge per introdurre il reato di omicidio sul lavoro. Occorre dare immediatamente risposte a tutte quelle persone che, giornalmente, si spaccano la schiena nei campi raccogliendo frutta e verdura.

Rete Iside Onlus