Strage di Viareggio: pene ridotte ai responsabili. Un’occasione persa, introdurre il reato di omicidio sul lavoro per fare giustizia

Inviato da iside il Lun, 07/04/2022 - 14:57
Strage di Viareggio: pene ridotte ai responsabili

La Corte d’Appello di Firenze ha, in data 30 giugno, riconosciuto la colpevolezza dell’allora AD di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti  per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009, ma ha ridotto la pena a 5 anni dai 7 precedentemente previsti, così come Michele Elia e Vincenzo Soprano, ex amministratori delegati di RFI e Trenitalia, hanno avuto la pena ridotta a 4 anni.

Nel 2021, infatti, la cassazione ha annullato l’aggravante per la violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro: una vera e propria occasione persa, che non rende giustizia alle vittime di chi, in totale spregio della vita umana, aggira le norme di sicurezza per aumentare i profitti.

Ricordiamo i fatti: la notte tra il 29 e il 30 giugno 2009 il deragliamento di una cisterna causò una fuoriuscita di GPL, che si incendiò ed esplose, devastando la stazione ferroviaria e il quartiere limitrofo ed uccidendo 32 persone.

Le responsabilità dei dirigenti di ferrovie sono chiare ed inequivocabili, ma la nuova sentenza che toglie l’aggravante per il non rispetto delle norme di sicurezza è uno schiaffo, a chi da 13 anni chiede giustizia per questa strage e a chi giornalmente si batte per la salute ed il rispetto della vita umana sui posti di lavoro.

Introdurre il reato di Omicidio sul Lavoro approvando la legge che Rete Iside Onlus ha presentato alla Camera insieme ad USB e ManifestA può, finalmente, porre uno strumento di deterrenza reale nei confronti di chi continua a tagliare sulla sicurezza per aumentare i profitti, speculando sulla vita di lavoratori e cittadinanza.

Rete Iside Onlus